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Monday, August 10, 2009

Come abbattere un partito comunista in 10 semplici mosse (resistenze.org)

http://www.resistenze.org/sito/te/cu/li/culi9l08-005597.htm



www.resistenze.org - cultura e memoria resistenti - linguaggio e comunicazione - 08-10-09 - n. 290
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Come abbattere un partito comunista in 10 semplici mosse

di Simon Capehart

Da un documento ritrovato in un cassonetto per il riciclaggio del vetro al numero 235 West della 23° Strada a New York [indirizzo del Partito Comunista USA, ndr], nel 2010:

Ti è capitato di assistere ad una riunione politica di sinistra e constatare che le tue convinzioni vengono attaccate e sconfitte dai comunisti? Se permetti a costoro di fare i comunisti, essi prenderanno il sopravvento perché le loro idee piacciono!
Se sei un imprenditore ti accorgerai che gli attivisti sindacali che hanno la meglio sono tutti comunisti o loro alleati. I comunisti sono in grado di contrastare i lavoratori "malleabili", quelli che ti sono complici nel sottoscrivere accordi per favorire pochi a scapito di molti.

Questi comunisti conoscono le teorie di Marx e Lenin. Marx e Lenin oltre 100 anni fa si batterono contro le tue idee insensate (e tutte le altre ideologie borghesi) e dimostrarono che le persone unite in organizzazioni rivoluzionarie possono sconfiggerci. Per esempio, queste idee hanno funzionato quando gli operai, i contadini e le minoranze in Russia se ne sono serviti per unirsi e rovesciare lo Zar. È un’ideologia assai pericolosa quella che i poveri possono utilizzare per sconfiggere i ricchi! Ma non temere, esiste un modo per fare fuori questi fastidiosi comunisti e fare andare di nuovo tutto come vuoi. Basta seguire queste 10 semplici mosse, simultaneamente:

1. "Socialismo a patto che permanga il capitalismo". Il modo migliore per far accettare il capitalismo ai comunisti è dire loro che questo è socialismo. Come si può fare? È semplice. Basta dire che il socialismo, l'abolizione della proprietà privata capitalista che costituisce la radice del problema, è troppo difficile da raggiungere. Quindi, dobbiamo andare verso il socialismo, ma non in un modo che consenta effettivamente di raggiungerlo.

Dobbiamo dire: "Non possiamo prevedere quando arriveremo al socialismo. Dobbiamo proseguire nelle riforme finché un giorno arriveremo al traguardo". Possiamo definire socialismo un sistema che contenga elementi di pianificazione centrale e/o alcune proprietà pubbliche, lasciando però nell’insieme intatta la proprietà privata capitalista. Cerca attentamente nelle opere di Marx e Lenin  i passaggi in cui hanno parlato della transizione al socialismo; poi racconta solo una parte, lasciando intendere che loro abbiano scritto: "È impossibile dire come portare a compimento questo processo e come sbarazzarsi della proprietà privata". Non importa che le loro idee mostrino scientificamente come arrivare al socialismo; tu sostieni che occorre diffidare di tutto ciò che va oltre il riformismo e scoraggia le previsioni: "Non si può predire il futuro, perché è come il tempo meteorologico" (prima che la meteorologia fosse oggetto di studio scientifico, s’intende). Ti sarà di aiuto se usi come esempio l'Unione Sovietica e prosegui inventando storie sulla ragione della sua fine, del tipo: "i sovietici hanno veramente cercato di arrivare al socialismo (e ci sono arrivati) invece di prendere la strada graduale delle riforme". Puoi definire l'obiettivo da raggiungere come "socialismo di mercato" o "economia socialista di mercato" o "socialismo con caratteristiche americane" (scegli l’aggettivo che più è conveniente). Ci siamo capiti.

2. "Attenzione alle coalizioni!" Quello che rende pericolosi questi comunisti è che riescono a costruire alleanze ampie attorno a loro, capaci di contrastare qualunque operazione capitalista. Fanno questo rendendo pubbliche le loro linee politiche, che sono più avanzate di quelle di chiunque altro; la gente si unisce a loro perché ne comprende la lotta, capisce che risponde concretamente ai suoi bisogni. L’unica opzione che resta ai riformisti è di allearsi ai comunisti, per non rimanere isolati.

Il modo migliore per uccidere il ruolo indipendente e di primo piano del Partito Comunista è dire che esso "combatte da solo"; bisogna sostenere che le sue idee non sono diffusamente sentite e accettate dalla maggioranza. Non importa che i comunisti abbiano sempre lavorato in coalizioni, basterà dire che "linee politiche indipendenti comportano la marginalità" e che "una coalizione vera è quella in cui non si possano distinguere i comunisti dai riformisti". Bisogna dire ai comunisti: "I riformisti avranno paura se dite qualcosa di troppo ardito". In questo modo i comunisti non potranno più rivolgersi al gran numero di persone che non vogliono mezze misure, e si dimenticheranno che l’unica opzione dei riformisti sarebbe di unirsi a loro. 
    
3. "La guerra è pace; l'imperialismo può essere progressivo". Il modo migliore per ottenere l’appoggio dei comunisti a una guerra è di cominciare fingendo di essere a favore di idee come "Ritiro immediato delle truppe", ma poi sottolineare come siano pericolose le vittime dell'imperialismo. È utile riciclare la propaganda di guerra sul nemico islamico come una minaccia alla civiltà, e dire "Abbiamo bisogno di proteggere il mondo da queste bestie". È utile chiamare i membri della resistenza "islamo-fascisti", anche se è l'imperialismo ad invadere ed occupare un paese dopo l'altro. È possibile presentare l'imperialismo sotto mentite spoglie piuttosto facilmente dicendo: "Questa volta è diverso perché ci sarà la cooperazione internazionale degli imperialisti con tutti gli altri, per il progresso dell'umanità". Questo è ciò che Browder fece nel 1944, dicendo che sarebbe stato nell'interesse degli imperialisti governare il mondo insieme senza litigare per avere un vantaggio l’uno sull’altro. Non importa che la proprietà privata li porti ad entrare in conflitto con chi domina, bisogna dire ai membri del Partito Comunista che "Il nuovo Presidente o il candidato del Partito Democratico farà in modo che questa volta tutto sarà diverso", perché deve essere così.

4. "Non lasciare che un comunista sviluppi una sua base". I comunisti che vogliono veramente organizzare ed educare possono essere pericolosi in posizioni di leadership. È meglio assumerli, così è possibile controllarli meglio. Poi, più tardi, si potrà licenziarli o espellerli. Ci saranno sempre dei dipendenti delatori che accetteranno qualsiasi cosa pur di mantenere il loro stipendio e il loro prestigio. Queste persone forse non hanno effettivamente mai fatto qualcosa. Forse non hanno delle idee proprie. Ma così va anche meglio, perché saranno condizionati da te. Coloro che ti lusingano maggiormente sono i più utili. Più ossequiosi sono, più in alto dovresti promuoverli.

5. "Praticare l’egocentrismo non-democratico". L'idea comunista del centralismo democratico è pericolosa perché ti costringe prima a discutere tutto in modo libero (democratico), quindi ad attenerti alle decisioni prese a maggioranza (centralismo). Puoi liquidare la parte democratica decidendo tutto prima della riunione, uccidendo o prevenendo in tal modo ogni dibattito vero. Minaccia e spaventa tutti coloro che dissentono. Assicura una massiccia presenza dei tuoi sostenitori alle riunioni (in particolare persone pagate da te). Impedisci alle persone con cui non sei d'accordo di essere anche solo presenti alle riunioni.

Uccidere il centralismo è altrettanto facile. Non seguire o non attuare le decisioni che non ti piacciono. Si può farla franca se non c’è nessuno a cui devi rendere conto del tuo operato. Invece di avere una leadership centrale, sii tu il centro, prendi tutte le decisioni, quindi ottieni l'accordo di tutti senza cercare di ascoltarli perché, dopo tutto, sei tu il leader. È utile formare una fazione con quelli che accettano le tue proposte (vedi il punto 4 " Coloro che ti lusingano maggiormente sono i più utili") in modo che sia troppo tardi quando finalmente vi sarà un accordo.

Espelli chiunque non accetti le tue proposte, anche se non lo fai in modo costituzionale, dicendo (e qui che sta l'ironia deliziosa) che queste persone "hanno violato il centralismo democratico," o sono "anti-partito" oppure sono "settari". Ricorda che una volta che gli iscritti avranno capito quello che stai facendo, opporranno resistenza. Così, devi essere ogni volta ancora più antidemocratico ed egocentrico per rimanere davanti a loro.

6. "De-organizzare chi è organizzato!" Il modo migliore per de-organizzare un Partito Comunista consiste nel non organizzare. Ostacola chiunque stia organizzando delle iniziative. Quando si comincia a capire quello che stai facendo, organizza delle azioni di pura facciata fatte di mini-progetti inefficaci od opuscoli elettorali/informativi che non vedranno mai la luce. Non organizzare la distribuzione del giornale e nemmeno di scuole comuniste che spieghino il vero marxismo. Cerca di evitare di indire riunioni o di organizzare i tuoi contatti per eventi e campagne di iniziativa comunista per raccogliere fondi. Se qualcuno tenta di farlo, digli che sta distruggendo l'unità del gruppo ed espellilo se devi (vedi punto 5 "Praticare l’egocentrismo non-democratico"). Alla fine, alcune delle persone che desiderano organizzare andranno via o si frustreranno. È utile se non sei capace ad organizzare e non hai mai organizzato una campagna. Questo costituisce il modo migliore per aggiungere un "de" davanti al tuo titolo di “organizzatore” (ancora una volta, vedi il punto 4 " Coloro che ti lusingano maggiormente sono i più utili")

7. Comunismo “cold case” cioè a traccia debole. Le prime 24 ore dopo la scomparsa di una persona sono quelle decisive nel determinare la possibilità di ritrovarla viva. Si possono adoperare tecniche simili per assicurarsi che le istituzioni di un partito comunista scompaiano e muoiano una dopo l’altra: gli archivi, le librerie, gli edifici (utilizzati per il lavoro comunista), le pubblicazioni cartacee come riviste o giornali. Basta eliminarli rapidamente, senza porre la questione con chiarezza di fronte a tutti ed evitando una aperta discussione. Quando gli altri scopriranno cos’è successo, sarà ormai troppo tardi.

Puoi dire che "È necessario effettuare dei tagli per ragioni economiche, o perché non avete usato queste risorse, o perché sono diventate superate." Non importa che l'utilizzo collettivo di queste istituzioni per il lavoro di organizzazione sia ciò che rende diverso un partito comunista e ne consente l’avanzamento. Devi solo dire che "Lo stesso lavoro continuerà, ma senza queste risorse o in un altro modo", anche se in ogni caso non utilizzerete queste risorse (vedi punto 6 "De-organizzare chi è organizzato"). Se sei preoccupato che non la bevano, puoi ricorrere ad un uomo di paglia, dicendo "L'opposizione sta cercando di far credere che non è possibile utilizzare queste risorse e fare le cose in modo nuovo", anche se sei tu quello che sta tagliando le risorse vitali del partito.

8. "C'è uno stalinista sotto il mio letto!" Qualora un membro del partito inizi a sostenere con argomenti convincenti il socialismo o la rivoluzione, oppure dica qualcosa di positivo a proposito dell’Unione Sovietica, o cita Marx o Lenin per esprimere le proprie idee in modo più articolato, dovresti etichettarlo come "stalinista" o "dogmatico". Definisci queste persone come un gruppo "piccolo e settario", o qualsiasi altra cosa sia utile per isolarli dagli altri. È meglio utilizzare spesso l'uomo di paglia che metta in bocca parole mai pronunciate. Nell’ordine degli interventi, fai in modo che qualcuno capace di sferrare un attacco malevolo contro di loro prenda la parola subito dopo di te, in modo da stroncare il dibattito.

È anche utile continuare a ripetere, come se fosse vera, qualsiasi calunnia pronunciata contro l’Unione Sovietica, Stalin ed il movimento comunista mondiale durante la guerra fredda. Utilizza solo citazioni anticomuniste. Non importa che gli storici accademici ora ammettano che molta propaganda della guerra fredda non era vera, o che da decenni i partiti comunisti hanno smascherato queste menzogne. Devi soltanto continuare ad insistere dicendo che tutto questo è ovvio, o che tutti sanno che è vero. Un po’ come quelle armi di distruzione di massa in Iraq.

9. Marx e Lenin dissero: “Non date retta a Marx e Lenin”. Sai che i membri del partito scopriranno il tuo giochino quando cominceranno a leggere Marx e Lenin e troveranno il vero contesto delle tue citazioni nelle loro opere, oppure quando studieranno la storia del loro partito e si accorgeranno che stai usando un vecchio e fetido programma politico chiamandolo "fresco" e "creativo". È per questo che è fondamentale creare più confusione possibile su Marx e Lenin. Dimostra come hanno cambiato le loro idee su problemi marginale per dare l’idea che andavano avanti e indietro, quando in realtà ciò che li rende diversi dagli altri filosofi e politici è di essere stati capaci di continuare ad avanzare sulla stessa strada che avevano intrapreso proprio perché avevano ragione. Se i membri del partito comprendono ciò, si renderanno conto che devono continuare a percorrere questa stessa strada di comprovata efficacia invece di credere che non vi sia alcun percorso affidabile e finire così in una palude. Sostieni che non è lecito citare Marx e Lenin per sostenere qualsiasi cosa che loro hanno veramente detto e afferma invece "Devono essere citati soltanto per dimostrare che si può cambiare idea". Meglio ancora se riesci spezzettare le citazioni e a prendere un frammento per far apparire che non dovremmo ascoltarli. Ad esempio, si potrebbe ribadire che Marx disse: "Io non sono un marxista" quando ciò che egli realmente ha detto è "Se questo è il marxismo, allora io non sono un marxista", riferendosi ad un contemporaneo dell’ultra-sinistra e non negando di aver sviluppato un’ideologia. Più riesci a far sembrare che Marx e Lenin in realtà non intendevano che si dovesse studiare quello che hanno detto, oppure che non hanno detto niente, meglio è.

10. "Better dead than read!/Meglio morti che informati!" [allusione allo slogan della guerra fredda, “Better dead than red”, N.d.T] Marx e Lenin si opponevano alla cristallizzazione e alla trasformazione delle loro idee in rituali morti, come se bastasse pronunciare alcune parole magiche per far avvenire la rivoluzione. Marx e Lenin invece hanno detto che ognuno deve applicare i loro insegnamenti alla propria situazione e aggiungere al marxismo ciò che di nuovo viene appreso proseguendo la lotta, continuando così l'opera che Marx aveva iniziato. Tuttavia, è possibile rovesciare questo concetto e dichiarare che "Marx e Lenin dissero che le loro idee possono essere cambiate" (anziché sviluppate) e che "I loro insegnamenti di base potrebbero essere sbagliati" (non solo alcune idee e fatti secondari e che non sono parte essenziale della loro scienza), e che "Sarebbe ancora marxismo pur togliendo quello che non piace". Puoi sostenere che "I tempi sono cambiati". Certo che i tempi cambiano, ma non in un modo per cui il capitalismo e l'imperialismo si trasformino in qualcosa di completamente diverso, quanto piuttosto che si sviluppino ulteriormente seguendo il percorso analizzato da Marx e Lenin nella loro epoca. Dovrai fare qualche capovolgimento ingegnoso per trasformare il materialismo dialettico, che spiega la natura e le cause del cambiamento della società, della natura e del pensiero, nel relativismo, ovvero che le cose cambiano in qualsiasi direzione torni comoda ai tuoi programmi. Ma ci si può riuscire facendo appello contro il "dogmatismo" e aggiungendo che "Tutto è relativo" e quindi è giusto togliere dal marxismo tutto quello che è rivoluzionario perché non è più valido, perché lo hai detto tu.

Naturalmente, le idee riformiste che introduci nel marxismo con la scusa che "tutto cambia" sono in realtà i ferri vecchi già a suo tempo sconfitti da Marx e Lenin. La tua unica speranza è che gli iscritti non leggano i dibattiti avvenuti allora (vedi punto 9 “Marx e Lenin dissero: ‘Non date retta a Marx e Lenin’"), altrimenti si renderanno conto che sei tu quello veramente dogmatico, quello che sta resuscitando dalla tomba delle idee morte nel disperato tentativo di seppellire ciò che è ancora vivo e vegeto nella classe operaia.

Attenzione però, perché una volta che avrai liquidato il Partito Comunista, ci si tornerà continuamente, dato che questo movimento è parte inevitabile (anche se non meccanica) della storia. La classe operaia resisterà. La gente continuerà a riscoprire le idee di Marx e di Lenin. Quindi è molto importante continuare a ripetere questi passi mille volte. Potrebbe anche succedere che gli iscritti ti sorprendano nel bel mezzo del tentativo di demolire il loro partito. Potrebbero unirsi ed espellerti. Questo è ciò che è successo a Browder nel 1946. Ma non ti preoccupare, è comunque possibile avviare il processo da capo, basta che i militanti non apprendano gli insegnamenti del marxismo-leninismo, perchè altrimenti capiscono cosa stai facendo. Ricordati che finché c'è il capitalismo ci saranno i comunisti, ma ci saranno anche i revisionisti come noi per ricondurre i comunisti al capitalismo.

È una gara: liquidare il partito prima che i suoi membri pongano fine a noi. Devi muoverti rapidamente prima che essi ti contestino ogni punto, votino secondo i loro principi e ti ritengano responsabile del tuo operato, neutralizzandoti in modo che tu non possa causare altri danni.


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